Il territorio della Valle Camonica non è adatto alla coltivazione del Frumento, il cereale per eccellenza.
Soprattutto nella parte alta della valle, si è sviluppata la coltivazione di quei cereali cosiddetti minori che meglio si adattavano al territorio quali segale, orzo e grano saraceno.
I cereali minori sono specie antiche che rappresentano una parte importante nella storia dell’alimentazione umana. La coltivazione della segale è legata strettamente alle condizioni pedoclimatiche, infatti questo cereale si adatta a terreni poveri, sabbiosi e acidi; tollera il freddo e la siccità e per queste ragioni rappresenta il cereale maggiormente coltivato in montagna.
Trattandosi di un cereale rustico che tollera forti stress ambientali, la segale veniva coltivata fino a 1000 – 1200 metri di quota su terreni dalle caratteristiche difficili: pendenze elevate e scarsa fertilità del terreno.
Inoltre il ciclo biologico di questo cereale consentiva di sfruttare proprio le ostili peculiarità del territorio montano, offrendo un frutto dalle pregevoli caratteristiche qualitative e nutrizionali.